Sanofi

Anagni

Soluzioni biotecnologiche iniettabili, anche per le malattie rare
Sanofi Anagni

Il sito di Anagni (FR), attivo dal 1973, è un centro di eccellenza per la produzione di farmaci sterili iniettabili, in forma liquida e liofilizzata con un portafoglio prodotti sempre più orientato al mondo biotecnologico. Lo stabilimento impiega circa 450 persone, tra dipendenti e collaboratori, tutte altamente qualificate. La sua produzione è per l’80% destinata all’esportazione, verso più di 90 Paesi nel mondo.

Forte di un’esperienza di più di 50 anni nella produzione in condizioni di sterilità, le sue linee produttive rispondono ai più alti standard di tecnologia e qualità. Il modello di miglioramento continuo dei processi, che negli ultimi anni ha potuto fare leva anche sulla collaborazione strategica e globale con McLaren Racing di Formula 1, gli ha permesso di raggiungere nuovi standard di velocità, precisione ed efficienza e di integrare nuove produzioni strategiche per il Gruppo.

Di pari passo con il costante processo di trasformazione tecnologica e digitale, lo stabilimento ha investito nell’upskilling, dal punto di vista tecnico e gestionale, delle competenze che oggi integrano l’utilizzo strategico dell’AI: nel corso degli ultimi tre anni gli investimenti, supportati anche dal MIMIT, sono stati pari a circa 36 milioni di euro, solo nel 2024 14,6 milioni di euro.

Un portafoglio di produzioni strategiche e in costante evoluzione

Lo stabilimento ha una superficie di liofilizzazione totale pari a 345 m², che ne fa uno dei maggiori centri di liofilizzazione in Europa, a cui si aggiunge un impianto pilota per lo sviluppo di nuovi cicli di liofilizzazione. Il nuovo reparto, dotato di isolatore per il contenimento del rischio di contaminazione e liofilizzatori a caricamento automatico, è destinato a produrre terapie enzimatiche sostitutive per le malattie metaboliche rare da accumulo lisosomiale, area in cui Sanofi ha un expertise di oltre 40 anni. In questi mesi, verranno inoltre completate le attività di validazione per l’integrazione della produzione del vaccino HIB (Haemophilus Influenzae di tipo B) che Sanofi produce sia in formulazione monovalente che in combinazione con altri vaccini, come il vaccino esavalente a uso pediatrico.

Si tratta di una fase di trasformazione strategica per lo stabilimento e le sue persone poiché segna il passaggio da una consolidata esperienza nella produzione di farmaci di sintesi chimica a soluzioni di natura biotecnologica. Oltre ad arricchire il know-how interno, consolida il ruolo strategico del sito nel network biotech globale del Gruppo.

Lo stabilimento produce anche antibiotici a base di rifampicina e rifapentina che costituiscono, ancora, risposte ai bisogni medici fondamentali nei Paesi in via di sviluppo contribuendo attivamente all’attività della Global Health Unit con cui Sanofi opera nei 40 Paesi più poveri del mondo e gioca un ruolo cruciale nella lotta alla tubercolosi e alla lebbra.

Planet Care: un impegno concreto nella transizione energetica

Da più di dieci anni lo stabilimento dispone di un impianto di cogenerazione finalizzato alla produzione combinata di energia elettrica e termica che soddisfa più della metà del suo fabbisogno energetico.

In termini di decarbonizzazione, nel secondo trimestre del 2026 entrerà in funzione uno dei più grandi impianti fotovoltaici del network Sanofi, con una superficie di 100mila m², che ridurrà di 1.000 tonnellate l’anno il quantitativo di CO₂ emesso, anche grazie allo spegnimento del cogeneratore durante le ore di sole: negli ultimi anni, lo stabilimento ha ridotto le emissioni di CO₂ del -37% rispetto al 2019.

Il traguardo più significativo è previsto per il 2030, secondo la strategia del Gruppo di arrivare a una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra derivanti dalle operazioni proprie (Scope 1 & 2) del -55%, passando al 100% di energia elettrica acquistata da fonti rinnovabili.

A supporto di questi obiettivi, sono già attivi altri progetti chiave: l’installazione di pompe di calore per ridurre l’uso del gas, un nuovo impianto di raffreddamento, una strategia di efficientamento su HVAC e risorse idriche, mirata al riutilizzo del 35% dell’acqua e all’eliminazione delle dispersioni ambientali.

Il sito è certificato ISO 45001 (salute e sicurezza sul lavoro), ISO 14001 (tutela ambientale), ISO 50001 (gestione energetica), SA8000 (responsabilità sociale d’impresa).