Sanofi in Italia

Siamo un'azienda della salute, innovativa e globale, e siamo guidati da uno scopo: sfidare i confini della scienza per migliorare la vita delle persone.

Abbiamo alle spalle molte scoperte scientifiche al servizio dei pazienti. Abbiamo sviluppato i primi trattamenti per molte malattie rare da accumulo lisosomiale, così come farmaci per il diabete e le malattie cardiovascolari che oggi rappresentano lo standard di cura. L'impegno di Sanofi nei confronti della salute pubblica ha protetto milioni di persone dall'influenza, ogni anno, per decenni e ha aiutato ad eradicare virtualmente la polio, mentre la sua visione della scienza ha portato a innovazioni rivoluzionarie nel trattamento delle malattie infiammatorie. In Italia, Sanofi è una delle principali aziende farmaceutiche per presenza industriale e numero di collaboratori - oltre 2000 dipendenti, di cui la metà occupati nel comparto industriale. Sanofi ha in Italia tre stabilimenti produttivi - a Origgio (VA), Anagni (FR) e Scoppito (AQ), ognuno dei quali con una specifica specializzazione e un ruolo strategico per il Gruppo.

Commercializzazione di nirsevimab

3 ottobre 2024, nota Informativa Italia 

 

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Lavorare in Sanofi significa appassionarsi al proprio lavoro, volto a soddisfare le esigenze di salute dei pazienti in tutto il mondo, costruendo di giorno in giorno il proprio futuro professionale.

La selezione delle candidature è a cura di Sanofi.

Clicca sul seguente link per vedere le offerte di impiego e i programmi per studenti in tutto il mondo.

Call4Proposals

Ricerca clinica

L’unità di ricerca di Sanofi in Italia coordina le attività del Cluster Sud Europa che include: Grecia e Cipro, Israele, Bulgaria, Romania e Moldavia, Croazia, Serbia, Slovenia, Albania, Bosnia Erzegovina e Repubblica di Macedonia del Nord.

I numeri del Cluster Sud Europa:

35

molecole in sviluppo clinico

87

studi clinici

2561

pazienti in studio

495

centri e università coinvolti nella sperimentazione clinica

Il sito di Anagni (FR)

Lo stabilimento di Anagni, impegnato a ridurre le emissioni di CO2 del 67% nel periodo 2019-2025, è stato trasformato per accogliere la produzione di farmaci biotech in forma liquida e iniettabile che potenzieranno l’attività di produzione di vaccini, anticorpi monoclonali e terapie enzimatiche sostitutive per le malattie rare. Ad Anagni, inoltre, grazie ai finanziamenti del Fondo statale IPCEI (Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo), Sanofi sta sviluppando un progetto ad alto contenuto tecnologico per mettere a punto un innovativo processo di liofilizzazione.

Il sito di Origgio (VA)

Lo stabilimento di Origgio è uno stabilimento biotecnologico dedicato alla produzione di alcuni marchi chiave della gamma Consumer Healthcare. Entro il 2025 lo stabilimento ha l’ambizione di raddoppiare la propria capacità produttiva.

Negli ultimi anni, grazie al progetto Probiotikà e a nuovi progetti che vedono il sostegno del MISE, è coinvolto nello sviluppo industriale di nuovi probiotici, forme liquide e sospensioni orali.

Anche il sito di Origgio è impegnato nella riduzione del proprio impatto ambientale grazie a un impianto fotovoltaico con una capacità di 400 Kp che consente un risparmio energetico annuo di 453mila Kw.

Il sito di Scoppito (AQ)

Quello di Scoppito è da sempre uno stabilimento strategico per la produzione e il confezionamento di farmaci solidi orali su larga scala. Tra il 2020 e il 2022 Sanofi ha investito quasi 50 milioni di euro per creare a Scoppito un centro di eccellenza mondiale per lo sviluppo di molecole innovative, frutto della pipeline di ricerca del Gruppo. Qui saranno industrializzate small molecules che potrebbero rivoluzionare l’approccio ad alcune malattie rare, neurologiche e autoimmuni. Il nuovo reparto Columbus high potent workshop è completamente digitalizzato e vi si lavora avvalendosi della realtà aumentata. Sul fronte ambientale, a Scoppito è in atto un programma per la riduzione del 43% delle emissioni di CO2 nell’arco di cinque anni tra il 2021 e il 2026.

Lettera informativa

Sanofi sta attualmente conducendo uno studio retrospettivo di revisione delle cartelle cliniche di pazienti affetti da malattia da agglutinine fredde (CAD) per meglio comprendere gli eventi trombotici e la mortalità nella CAD.

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