Sanofi

Lo stabilimento di Scoppito

Digital e AI Powered: un ruolo strategico a livello globale
Stabilimento di Scoppito Sanofi

Lo stabilimento di Scoppito (AQ), attivo dal 1972, è, da sempre, un impianto strategico a livello globale per la produzione di farmaci solidi orali. Si estende su una superficie di 233mila m2 alle falde del massiccio del Gran Sasso e impiega più di 300 persone tra dipendenti e collaboratori.

Nell’ambito di un network globale di Manufacturing & Supply Sanofi in profonda trasformazione, la sua vocazione, tradizionalmente rivolta alla produzione su larga scala di soluzioni terapeutiche per lo più mature, è stata negli ultimi anni rivisitata per trasformarlo in polo di industrializzazione e lancio di nuove molecole innovative frutto della Ricerca e Sviluppo del Gruppo: small molecules, già disponibili o in fase avanzata di sviluppo, destinate a trasformare l’approccio ad alcune malattie rare, neurologiche e autoimmuni, fondamentali per l’ambizione di Sanofi di essere leader in immunologia entro il 2030.

Focus su small molecules innovative e potenzialmente trasformative

Nel triennio 2020/2022 Sanofi ha investito quasi 50 milioni di euro per trasformare il sito in una fully integrated factory, per digitalizzazione dei processi, utilizzo dell’AI e dei big data. Solo nel 2024 7,3 milioni di euro sono stati finalizzati a nuove tecnologie e sistemi interamente automatizzati, all’installazione di un nuovo impianto fotovoltaico per ridurre i consumi energetici dello stabilimento e il suo impatto sul territorio.

Simbolo della profonda trasformazione e frutto di un investimento di 23,6 milioni di euro cofinanziato dal MIMIT e dalla Regione Abruzzo, è Columbus high potent workshop, reparto interamente digitalizzato e paper-free. Qui, in linea con la strategia Sanofi “All in on AI”, si lavora avvalendosi della realtà aumentata, implementando un modello di efficientamento dei processi frutto della collaborazione con McLaren Racing. Ispirandosi alla Formula 1 per velocità, precisione ed efficienza, vengono messe in atto competenze digitali e analitiche che simulano i processi di produzione per risolvere predittivamente i potenziali problemi. Next Appennino, programma istituito nel 2022 e finanziato dal Fondo Complementare al PNRR per le Aree Sisma del Centro Italia, è stato fondamentale per il suo ulteriore sviluppo.

La forte spinta verso un modello di smart factory 4.0 si riverbera oggi su tutti gli altri reparti dello stabilimento. Se da una parte questo consente l’accesso in tempo reale a big data in ambito produttivo, qualitativo, logistico ed HSE, garantisce anche una supervisione immediata dei processi e delle performance e ha richiesto un upskilling delle competenze digitali degli operatori. Sono state implementate soluzioni avanzate come le check-list digitali, attraverso dispositivi Microsoft Hololens 2, che hanno migliorato l'efficienza operativa e ridotto i tempi di alcune fasi produttive del 50% e più.

Cuore pulsante nel territorio tra responsabilità e azioni concrete

Il legame con il territorio è da sempre una delle carte vincenti per lo stabilimento che negli anni ha saputo garantire supporto (si pensi all’emergenza terremoto de L’Aquila dell’aprile 2009), ma anche valorizzare e accrescere competenze ed expertise locali, facendo leva su relazioni e collaborazioni profonde con il tessuto sociale e imprenditoriale dell’Aquilano, il Gran Sasso Science Institute e l’Università degli Studi dell’Aquila.

Lo stabilimento opera nel rispetto degli standard più elevati in materia di salute, sicurezza, tutela dell’ambiente e risorse naturali, con impianti che impiegano le migliori tecnologie attualmente disponibili. Il suo sistema di gestione integrato per la salute, la sicurezza, l’ambiente e l’energia è certificato dall’organismo terzo indipendente SGS, in conformità con le normative internazionali ISO 45001, ISO 14001 per l’ambiente, ISO 50001 per la gestione dell’energia e SA8000 per la responsabilità sociale d’impresa.

Nel sito è inoltre attivo il programma Leading Safety che coinvolge tutto il personale, con l’obiettivo di rendere l’ambiente di lavoro sempre più sicuro per tutti.

Sul fronte ambientale, ha messo in atto un programma per la decarbonizzazione, grazie anche a pompe di calore, in linea con la strategia del Gruppo di arrivare al target di –55% entro il 2030.

È dotato di due parchi fotovoltaici con potenza elettrica totale di picco di 2,7 MWp, la cui produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile copre circa il 30% del consumo di energia elettrica del sito. Grazie all’impianto fotovoltaico e ai programmi di efficientamento energetico, nel 2024 le emissioni di CO2 (Scope 1 e 2) sono state ridotte del -34% rispetto al 2019.